La montagna nella Poesia |
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La tua vita è giovane, il tuo sentiero lungo; tu bevi in un sorso l'amore che ti portiamo, poi ti volgi e corri via da noi. Tu hai i tuoi giochi e i tuoi compagni. Non vi è colpa se non ti resta tempo per pensare a noi. Noi, invece, abbiamo tempo nella vecchiaia di contare i giorni che son passati, di rievocare ciò che le nostre annose mani hanno dimenticato per sempre. Il fiume corre rapido tra gli argini, cantando una canzone. Ma la montagna resta immobile, ricorda e veglia col suo amore. RABINDRANATH TAGORE |
I monti nella poesia cervinarese
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Montagne care, voi non mi mentite- non mi mandate via, né mai fuggite. Quegli occhi sempre fissi-sempre uguali- mi guardano lontani, viola, lenti- quando fallisco o fingo, o quando invano mi attribuisco titoli regali.
Mie potenti madonne, sotto il colle, abbiate cara la monaca riottosa che si dedica a voi completamente. Il suo ultimo gesto di pietà- quando il giorno svanisce su nel cielo- è levare lo sguardo verso voi. EMILY DICKINSON |
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Venite, o nubi, piene d'acqua e cariche di pioggia, portate il vostro cupo amore sulla terra.
Venite a baciare le cime dei monti, a coprire d'ombre i giardini; con grande frastuono venite a coprire il cielo.
Geme la foresta e trema il fiore, cariche di pianto traboccano le sponde del fiume. R. TAGORE
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C e r v i n a r a City Il portale della città di Cervinara
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